La dieta chetogenica
IMPORTANTE: prima della prescrizione di una dieta chetogenica è sempre necessario effettuare la prima visita nutrizionale e valutare specifici esami del sangue che verranno opportunamente prescritti durante la visita, o se si è già in possesso (da non oltre un anno), si valuterà se sono sufficienti o se sarà necessario integrarne degl'altri.
COSE’ LA DIETA CHETOGENICA?
E’una strategia nutrizionale che prevede un basso contenuto di carboidrati, aumentando di contro le proteine e soprattutto i grassi sani Questo porta l’organismo a produrre i corpi chetonici (acetone, aceto acetato e b-idrossi butirrato) che aumenteranno gradualmente sino ad una certa concentrazione, ,ovvero sino allo stato chiamato chetosi.
PERCHE’ FUNZIONA? Perchè questo si tradurrà in una dieta che costringerà l’organismo ad utilizzare I grassi come principale fonte di energia, anzichè I carboidrati (glucosio), infatti durante la chetosi, il corpo inizierà a scomporre le riserve di grasso, soprattutto lì dove si trova maggiormente localizzato (addome, glutei, cosce etc) per poter produrre I corpi chetonici.
QUALI SONO I BENEFICI?
La dieta chetogenica presenta una serie di potenziali benefici, tra cui:
1) Perdita di peso: la dieta chetogenica è un’ottima scelta per perdere peso senza sentirsi affamati.
2) Aumento dell’energia: la dieta chetogenica prevede un menu che ti spingerà a bruciare principalmente i grassi al fine di ottenere energia, seguendo una dieta chetogenica avrai a tua disposizione più energia durante la giornata.
3) Miglioramento delle capacità cognitive: la dieta chetogenica può contribuire a migliorare l’attenzione e la concentrazione.
4) Riduzione dell’infiammazione: la dieta chetogenica può contribuire a ridurre l’infiammazione, riducendo così il rischio di malattie croniche.
1) Ci sono diversi motivi per cui questo accade:
Le proteine e i grassi sono nutrienti che richiedono più tempo per essere digeriti e metabolizzati rispetto ai carboidrati. Di conseguenza, i pasti a basso contenuto di carboidrati tendono a fornire una maggiore sensazione di sazietà e quindi riducono la fame.
2. I chetoni sono in grado di sopprimere l’appetito e promuovere la sensazione di sazietà.
3. Si stabilizzano i livelli di zucchero nel sangue e questo aiuta a prevenire i picchi di insulina, che possono portare a un aumento dell’appetito e alla sensazione di fame.
4. Inoltre, alcuni studi hanno suggerito che le diete chetogeniche possono influenzare i livelli di ormoni della sazietà,
come la leptina e la grelina, contribuendo a ridurre l’appetito.
2) La dieta chetogenica solitamente fornisce più energia durante la giornata rispetto ad una dieta tradizionale per diversi motivi:
1. Riduzione dei picchi di zucchero nel sangue:questo può prevenire le cadute di energia che si verificano quando i livelli di zucchero nel sangue diminuiscono.
2. Produzione di chetoni:I chetoni sono una fonte di energia molto efficiente e possono fornire al cervello e al corpo un apporto costante di energia senza i picchi e le cadute di energia associati ai carboidrati.
3. Aumento dell’ossidazione dei grassi: In una dieta chetogenica, il corpo è in grado di utilizzare più efficacemente i grassi come combustibile, il che può portare a una maggiore resistenza fisica e mentale.
4. Riduzione dell’infiammazione: Alcune ricerche suggeriscono che una dieta chetogenica può aiutare a ridurre l’infiammazione nel corpo, che può portare a un aumento dell’energia e una maggiore vitalità.
3)Seguendo una dieta chetogenica si possono migliorare le proprie capacità cognitive in diversi modi:
Flusso di energia stabile e continuo verso il cervello: la dieta chetogenica aumenta la produzione di chetoni nel corpo, che possono essere utilizzata come fonte di energia dal cervello. I chetoni sono una fonte di energia molto stabile che può migliorare la funzione cognitiva, soprattutto nei casi in cui i livelli di glucosio nel sangue sono instabili.
Riduzione dell’infiammazione e dell’emicrania: la dieta chetogenica è stata associata alla riduzione dell’infiammazione nel corpo, che può influire positivamente sulla salute del cervello. L’infiammazione infatti ha effetti negativi relativi alle funzioni cognitive e sulla memoria, e spesso può essere causa di emicrania.
Aumenta la produzione di neurotrasmettitori come il GABA e la serotonina, che sono importanti per la funzione cognitiva. Il GABA è un neurotrasmettitore inibitorio che può aiutare a ridurre lo stress e migliorare la funzione cognitiva, mentre la serotonina è un neurotrasmettitore associato all’umore positivo e alla memoria.
Favorisce la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di adattarsi e di creare nuovi percorsi neurali. Ciò può migliorare la funzione cognitiva e la memoria.
4) La dieta chetogenica può ridurre l’infiammazione nel corpo in diversi modi, tra cui:
Riduzione dei carboidrati che possono aumentare i livelli di zucchero nel sangue e d’ insulina, e che spesso sono causa di un aumento dell’infiammazione.
Riduzione dell’apporto di grassi saturi che sono associati all’infiammazione.
Aumento dell’apporto di grassi insaturi come gli omega-3, che invece svolgono un’azione
antinfiammatoria.
Produzione di chetoni che in molte ricerche sono stati associati alla riduzione dell’infiammazione.
Tutto questo perchè è importante? Per una prevenzione all’insorgenza di molte patologie croniche:
Malattie cardiache: L’infiammazione cronica è stata associata alle malattie cardiache, quindi ridurre l’infiammazione può aiutare a prevenire le malattie cardiache.
Diabete di tipo 2: L’infiammazione può aumentare l’insulino-resistenza, che può contribuire allo sviluppo del diabete di tipo 2. La riduzione dell’infiammazione può aiutare a migliorare il controllo glicemico e a prevenire le complicanze del diabete.
Malattie autoimmuni: L’infiammazione cronica può essere un fattore importante nelle malattie autoimmuni, come il lupus, la malattia di Crohn e la sclerosi multipla. Ridurre l’infiammazione può aiutare a migliorare i sintomi di queste malattie.
Obesità: L’infiammazione cronica può contribuire allo sviluppo dell’obesità e delle malattie associate all’obesità, come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiache. La riduzione dell’infiammazione può aiutare a prevenire l’obesità e le sue complicanze.
A CHI E’ RIVOLTA?
Achi cerca una soluzione urgente alla perdita di peso, rappresenta la risposta all'esigenza di un calo ponderale rapido (dall'8 al 10% del tuo peso iniziale) in sole 3 settimane!
Inoltre essendo una dieta che riduce l’infiammazione può essere applicata per migliorare la sintomatologia o l’evoluzione di alcune patologie dove l’infiammazione cronica stà alla base, come:
l’Obesità che può essere causa di varie complicanze, le Malattie Autoimmuni ( il lupus, la malattia di Crohn, la fibromialgia, e la sclerosi multipla), il Diabete di tipo 2 ed l’insulino-resistenza, in presenza di emicrania cronica, di PCO, ed altre condizioni dove l' eccessivo introito di zuccheri non fa che esacerbare i sintomi di tali patologie. Oggi viene considerata un vero e proprio trattamento terapeutico.
VIENE APPLICATO UN PROTOCOLLO DIETETICO CHETOGENICO CON L'UTILIZZO DEGLI INTEGRATORI PROTEONORM O KEYFORM, E' STRUTTURATO IN 3 FASI PRINCIPALI
FASE 1 o fase d’attacco (dura 21 giorni):
prevede il consumo dell’integratore proteico PROTEONORM o
KEYFORM, in diversi gusti GALATINA, MILK, CAPPUCCINO, CIOCCOLATO, ARANCIA o FRUTTI TROPICALI, la cui quantità è calcolata secondo il peso del paziente, e dovrebbe fornire circa il 50% dell'apporto proteico, mentre il restante 50% è fornito da una prevalenza di alimenti proteici magri, e dove si ha una drastica riduzione dei carboidrati.
Fase 2 o di transizione (14-21giorni):
prevede una graduale reintroduzione dei carboidrati, e solitamente viene mantenuta almeno 1 bustina/die di miscela aminoacidica PROTEONORM o KEYFORM, volendo c'è l' “opzione” di utilizzare anche i prodotti ipoglucidici ad elevato contenuto proteico della linea PROTEOFOOD per garantire la sostenibilità del trattamento dietetico chetogenico con una maggiore compliance del paziente.
Fase di mantenimento:
è il passo conclusivo del protocollo alimentare con una proposta di menù mediterraneo bilanciato in funzione delle abitudini alimentari del paziente con il fine di educarlo ad una corretta alimentazione.
Durante le fasi del protocollo è consigliata l’assunzione quotidiana di:
• 2 litri di acqua oligominerale al giorno
• 2 stick-pack di DRENORM al giorno per favorire la depurazione